Mi fa quasi paura. Con un sorriso soddisfatto, le dita ansiose e frementi che tamburellano sul tavolo, mi confida: “E’ una mossa rischiosa, ma devo assolutamente riuscirci. Sto progettando questo colpo da settimane: c’è uno che ha tipo 10 macchine di lusso : io gli chiedo di vederle e di nascosto rubo il codice per entrare nel garage, poi torno di notte e faccio piazza pulita!”
“Ah. Allora è questo che sei, un criminale infame?” rispondo guardandolo fisso negli occhi.
Alza le spalle, cinico, come se non lo riguardasse: “Poi lo sai che faccio? Rivendo tutti i macchinoni in città e mi compro una mega-villa con le rifiniture in oro e la piscina“.
“E se ti becca un poliziotto? Che fai?”
“Mi toccherà ucciderlo, o investirlo con una macchina rubata”, fa lui, serio.
Senza scompormi, taglio corto: “Bene. Adesso però abbiamo un altro lavoro da fare, dimentica per un’ora i tuoi sogni di gloria da criminale imberbe. Vediamo se con Inglese te la cavi bene come con il videogioco, come si chiama? Grand Theft Auto? Ecco. Lunedì ricomincia scuola: dai che magari quest’anno un sei riesci a rubarlo anche tu.