Tanto è uguale

Con gli occhi gonfi e i capelli arruffati, sull’attenti di fronte alla porta di casa, il mio studente aspetta le 9 in punto per suonare il campanello, in preda alla sua mania ossessivo-compulsiva dello spaccare il secondo. Mi trova con il trucco alla Alice Cooper, traccia evidente di una nottata di bagordi e di uno struccante poco efficace, mentre faccio sparire furtivamente la colazione non ancora consumata per mancanza di tempo. Continua a leggere

La petalosa Apocalisse

 Avvertenza: In questo post il neo-termine “petaloso” è stato inserito ripetutamente (nel suo significato metaforico) per aiutare il suddetto aggettivo a entrare di diritto nella Lingua Italiana.

Non capisco tutto questo clamore intorno al neologismo coniato dal bimbo Matteo, che l’Accademia della Crusca ha benedetto quest’oggi, conferendogli l’ambito premio del “Aureo Cruscone Petaloso”. Con un triplice risultato: quotidiani paginosi, maestra orgogliona, classe esulteggiante.

Io non capisco. I miei studenti ogni giorno coniano parole originali e petalose, come “Enfatazione”, termine geniale che coniuga la potenza dell’enfasi con quella dell’esaltazione. Continua a leggere

De Lingua Italiense

Come sempre, in ritardo. La strada è silenziosa e lunga, mi verrebbe quasi da correre, ma abbandono subito questo malsano proposito, gettando un occhio alla mia borsa modello valigia che sopporta ogni sorta di necessaria inutilità. Mi riprendo l’occhio e lo riposiziono nell’orbita designata, focalizzandolo sull’obiettivo da raggiungere. Prego Crònos, il dio del ritardo, perchè lanci le sue armi divine sul raccordo anulare e provochi una coda inaspettata che posticipi l’arrivo della puntualissima persona che devo incontrare. Tra questi pensieri rumorosi, irrompe una voce estranea e voluminosa che mi scuote dalle suppliche. Continua a leggere