Nel locale sanlorenzino di sabato sera io e Ginger Hair, la mia compagna d’avventure, cerchiamo di camaleontizzarci tra la folla ventenne. Per stordire la vista, offesa da esemplari maschili di dubbio gusto, Ingurgitiamo due vodka tonic a testa, cercando di risucchiare fino all’ultima misera goccia di alcol nascosta tra i cubetti di ghiaccio. Ma la vescica, si sa, non è più quella di una volta. Dopo appena un paio di canzoni, allora, ci dirigiamo con aria decisa in un cesso di toilette, rigorosamente in coppia, per onorare l’usanza tramandata da generazioni e generazioni di femmine-teenagers, che impone loro il divieto categorico di espellere i loro bisogni senza l’amica fidata di fronte.
Vino


Marsala arrivederci
Il bambino ci scruta in silenzio con i suoi grandissimi occhi, neri come i piedini inciabattati negli infradito rossi, stretto in una maglietta che recita un inno alla sua squadra del cuore.
Marco ed io gli gettiamo sguardi incuriositi mentre scegliamo dei vini nello scaffale del supermercato di Marsala, con la lentezza di chi prova a ritardare l’inevitabile fine di una vacanza. Gli chiediamo se è un sommelier e lui, timido, scuote la testa, ma resta lì, non si muove.
Alla fine trova il coraggio e chiede: “Me lo compri un panino con la mortadella?”. Si chiama Damian e mi confida, con candido accento siciliano, Continua a leggere